Preamplificatori per pickup
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Di seguito sono illustrati due semplici ma molto efficaci preamplificatori buffer/booster che possono esser utilizzati sia come preamp onboard su tutti quegli strumenti con pickup magnetici e/o piezo con livelli di uscita molto bassi, ma anche, per recuperare il volume perso in una catena di effetti o per tutte quelle situazioni dove è necessario l'uso di cavi di collegamento all'ampli molto lunghi.... (5 metri o più )....
In molti si domandano quale sia la differenza tra compensare le perdite del cavo (o di una catena di effetti) preamplificando il segnale tramite un buffer/booster onboard e compensarle alzando un po di più il gain dell'amplificatore....
Senza entrare in discussioni troppo tecniche diremo che in effetti il preamplificatore onboard, più che alzare il livello di uscita, ha la funzione principale di variare un'altra caratteristica elettrica dello strumento: l'impedenza, e portarla ad un valore che sia più adatto al trasferimento del suono sul cavo.....
Un esperimento molto semplice che tutti possiamo fare e che ci permette di capire come il suono di uno strumento passivo sia fortemente influenzato dal cavo di collegamento all'amplificatore è quello di confrontare il timbro di una chitarra collegandola all'amplificatore prima con un cavo della lunghezza di 20 cm e poi con uno di 10 metri.... Sentiremo subito che il suono con il cavo corto oltre ad essere più intenso è molto più ricco di acuti
Facendo lo stesso esperimento con uno strumento attivo, cioè dotato di un preamplificatore onboard, (indifferentemente che questo funzioni da buffer, cioè che non aumenta il volume d'uscita dei pickup, o booster che aumenta anche il volume) non si avvertirà alcuna differenza....
Da questo esperimento deduciamo che preamplificare il suono già sullo strumento permette di renderlo non dipendente dalle caratteristiche del cavo, mentre cercare di compensare le perdite agendo sul gain dell'amplificatore non fa altro che variare il volume di un suono che ha già subito deterioramenti nel suo tragitto...
I due preamplifiatori presentati sono stati ideati per essere più piccoli e semplici possibile in modo da poter entrare anche in spazi molto ridotti ed inoltre per essere alla portata di tutti i DIYers che vogliano cimentarsi nella costruzione.
Il primo preamplificatore che potete vedere nelle immagini sotto ha un guadagno presettabile modificando il valore della resistenza R3....
Ecco alcuni valori di riferimento:
R3= 15kohm per un guadagno di 20dB
27kohm per un guadagno di 15dB
47kohm per un guadagno di 10dB
82kohm per un guadagno di 5dB
150kohm per un guadagno di 0dB = funziona da buffer
Per quanto riguarda l'integrato, la scelta è vastissima e si parte da integrati da 1 euro per arrivare ai 20 e più.... Il mio consiglio per chi volesse realizzare il circuito è di fare delle prove con quelli di fascia media scegliendo semplicemente ad orecchio...
In linea di massima comunque tutti gli operazionali con pedinatura standard vanno bene.... Alcuni esempi sono: UA741 TL061 TL071 TL081 LF442 AD820 OPA134....AD797.....OPA627 eccetera
Tra le immagini è possibile vedere la risposta in frequenza simulata per un guadagno di 10 dB. Come potete vedere l'uscita è pressoche perfettamente fedele su tutta la gamma audio
In molti si domandano quale sia la differenza tra compensare le perdite del cavo (o di una catena di effetti) preamplificando il segnale tramite un buffer/booster onboard e compensarle alzando un po di più il gain dell'amplificatore....
Senza entrare in discussioni troppo tecniche diremo che in effetti il preamplificatore onboard, più che alzare il livello di uscita, ha la funzione principale di variare un'altra caratteristica elettrica dello strumento: l'impedenza, e portarla ad un valore che sia più adatto al trasferimento del suono sul cavo.....
Un esperimento molto semplice che tutti possiamo fare e che ci permette di capire come il suono di uno strumento passivo sia fortemente influenzato dal cavo di collegamento all'amplificatore è quello di confrontare il timbro di una chitarra collegandola all'amplificatore prima con un cavo della lunghezza di 20 cm e poi con uno di 10 metri.... Sentiremo subito che il suono con il cavo corto oltre ad essere più intenso è molto più ricco di acuti
Facendo lo stesso esperimento con uno strumento attivo, cioè dotato di un preamplificatore onboard, (indifferentemente che questo funzioni da buffer, cioè che non aumenta il volume d'uscita dei pickup, o booster che aumenta anche il volume) non si avvertirà alcuna differenza....
Da questo esperimento deduciamo che preamplificare il suono già sullo strumento permette di renderlo non dipendente dalle caratteristiche del cavo, mentre cercare di compensare le perdite agendo sul gain dell'amplificatore non fa altro che variare il volume di un suono che ha già subito deterioramenti nel suo tragitto...
I due preamplifiatori presentati sono stati ideati per essere più piccoli e semplici possibile in modo da poter entrare anche in spazi molto ridotti ed inoltre per essere alla portata di tutti i DIYers che vogliano cimentarsi nella costruzione.
Il primo preamplificatore che potete vedere nelle immagini sotto ha un guadagno presettabile modificando il valore della resistenza R3....
Ecco alcuni valori di riferimento:
R3= 15kohm per un guadagno di 20dB
27kohm per un guadagno di 15dB
47kohm per un guadagno di 10dB
82kohm per un guadagno di 5dB
150kohm per un guadagno di 0dB = funziona da buffer
Per quanto riguarda l'integrato, la scelta è vastissima e si parte da integrati da 1 euro per arrivare ai 20 e più.... Il mio consiglio per chi volesse realizzare il circuito è di fare delle prove con quelli di fascia media scegliendo semplicemente ad orecchio...
In linea di massima comunque tutti gli operazionali con pedinatura standard vanno bene.... Alcuni esempi sono: UA741 TL061 TL071 TL081 LF442 AD820 OPA134....AD797.....OPA627 eccetera
Tra le immagini è possibile vedere la risposta in frequenza simulata per un guadagno di 10 dB. Come potete vedere l'uscita è pressoche perfettamente fedele su tutta la gamma audio
Il secondo circuito presentato, più grande del primo di qualche mm ha in più la possibilità di una regolazione del guadagno in modo continuo da 0 a 21 dB tramite un trimmer. Inoltre aggiungendo un interruttore tra i piedini 1 e 3 del trimmer si ottiene la funzione di "solo-switch" cioè il gain varia tra una valore fisso di 0dB (cioè funziona solo da buffer adattando l'impedenza) ad un valore preimpostabile tramite il trimmer compreso tra 0 e 21dB.
Anche per questo circuito a proposito della scelta dell'integrato valgono le stesse considerazione fatte sopra.
Anche per questo circuito a proposito della scelta dell'integrato valgono le stesse considerazione fatte sopra.
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