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Progettazione e costruzione di un set di PU per basso 5 corde
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Sulle riviste specializzate e sul web è  possibile trovare la descrizione della costruzione di pickup passivi di ogni genere sia per chitarra che per basso anche ben documentata da foto e video. E' invece abbastanza inusuale trovare qualcosa che riguardi la costruzione dei pickup attivi, che in più essendo generalmente inglobati all'interno di resinature nere non lasciano vedere come sono realizzati neanche nel prodotto finito.
In questo articolo illustreremo l'intero procedimento di realizzazione di un set di pickup Split-Coil (tipo Precision per intenderci) attivi in AlNiCo V con cover tipo soapbar realizzati per un basso 5 corde.
Iniziamo dalla progettazione: l'idea di base era di realizzare un set di pickup che unisse per quanto possibile sia i pregi della maggior parte dei moderni pickup attivi, dunque presenza di acuti brillanti e bassi profondi e che fossero perfettamente silenziosi, ma che avessero comunque quella accentuazione delle frequenze medie, tipica della maggior parte degli split coil passivi in AlNiCo, utile ad essere sempre ben definiti nel mix di gruppo ed una dinamica naturale non esasperata dal preamplificatore interno.
Si è dunque rinunciato alla miniaturizzazione delle bobine che pur essendo molto frequente nei pickup attivi e utile nei cover di piccole dimensioni, riduce drasticamente la sensibilità e ci avrebbe costretto a far suonare i pickup grazie all'aiuto di un preamplificatore interno dal gain elevato, e si è optato per la costruzione di supporti bobine in stile vintage sia nelle dimensioni che nei materiali (Forbon), e con magneti di tipo rods in AlNiCo V.
A differenza di un simile pickup passivo si è preferito usare un solo magnete per corda in modo da diminuire l'effetto string retainer (difetto che si verifica quando la carica dei magneti disturba la vibrazione della corda) e consentire dunque il montaggio dei pickup molto vicini alle corde in modo da avere più dinamica naturale possibile permettendo dunque un basso gain del preamplificatore interno e garantendo inoltre una banda passante più ampia.
Anche per quanto riguarda il filo di rame smaltato si è optato per il classico AWG42 della maggior parte degli split coil passivi ma con bobine realizzate con meno spire (underwound) in modo da garantire acuti ben presenti e medi non troppo nasali.
L'abbattimento del ronzio, come in tutti gli split coil, è garantito dall'effetto humbucking delle due bobine e dalla schermatura totale su tutti i lati.
Infine il preamplificatore interno è realizzato con il solo circuito integrato a montaggio superficiale e con il resto della componentistica through hole con resistenze a film metallico e condensatori al tantalio per garantire miglior qualità audio e minor rumore possibile. Lo stampato del preamplificatore è di costruzione industriale su disegno originale.
Andiamo alla realizzazione:
Per poter costruire dei pickup con un solo magnete per corda è necessario che questi rispettino perfettamente lo spazio d'intercorda misurato nel punto in cui i pickup verranno installati. Tramite macchina a controllo numerico vengono dunque realizzate due strisce di Forbon con la foratura uguale ai due valori di intercorda misurati per il pickup al manico e quello al ponte. Le strisce vengono poi tagliate a misura, munite di occhielli per le saldature ed infine incollate con i magneti a formare il supporto su cui verrà avvolto il filo delle bobine.
E' importante che i magneti vengano misurati e scelti con un gaussmeter in modo da garantire lo stesso valore di carica e conseguentemente il perfetto bilanciamento dei volumi tra le corde.
Una volta realizzati gli avvolgimenti alla bobinatrice  vengono sistemati nei cover insieme ai preamplificatori e i magneti collegati a massa insieme alla schermatura in rame.
Si realizza infine la schermatura posteriore e si fissa il tutto riempiendo i cover con una resina epossidica molto fluida del tipo a lunga essicazione in modo che penetrando all'interno degli avvolgimenti faccia anche da potting (ceratura o resinatura delle bobine  utile a compattare gli avvolgimenti per diminuire l'effetto larsen). Ad essiccazione avvenuta i pickup sono pronti per essere montati sul basso.

Il risultato dal punto di vista dell'immunità al rumore è sorprendente tanto che neanche suonando davanti ad una intensa fonte come un vecchio monitor CRT si avverte il minimo ronzio.
Il suono è caratterizzato da dei medi non troppo pronunciati ma che ci permettono di distinguere sempre il nostro suono nel mix del gruppo e con bassi profondi ma sempre ben definiti. Gli acuti brillanti ci permettono di ottenere all'occorrenza quelle sonorità "frizzanti" tipiche dello slap o del moderno suono solistico.
I pickup inoltre restituiscono bene le sonorità caratteristiche delle posizioni in cui sono montati, con il pickup al ponte leggermente più svuotato sulle medio-basse ma con fondamentali delle note sempre ben presenti e con medio-acuti ed acuti chiari che definiscono in modo netto e preciso l'attacco di ogni suono; e quello al manico dal suono più profondo, con bassi più corposi ma mai confusi, medi più spostati sul registro grave e acuti più delicati che completano una sonorità complementare e ben miscelabile a quella del pickup al ponte
In conclusione, la linearità su un range di frequenze molto ampio e l'assenza di una frequenza di risonanza predominante e fortemente caratterizzante (che farebbe suonare i pickup allo stesso modo su qualsiasi strumento), ci permette sia di esaltare quelle caratteristiche sonore dello strumento dovute alle scelte costruttive (legni,hardware tipologia di costruzione ecc.) ma ci da anche la possibilità di creare molte sfumature timbriche agendo solamente sul bilanciamento dei due pickup e sul controllo dei toni onboard senza mai il bisogno di dover agire pesantemente sull'equalizzazione dell'ampli rendendo così lo strumento molto versatile e adatto a chi ha la necessita di suonare generi diversi con un solo basso spaziando magari dalle sonorita più cupe e mediose del rock classico a quelle più moderne e brillanti del pop o della fusion.